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La Dea Celeste e l'incontro con Vittorio Sgarbi

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Questo accade nell'ottobre 2020 : Chi avrebbe mai pensato che un giorno avrei avuto questo onore? Vittorio Sgarbi che ha preso visione della mia pittura e ha apprezzato il mio lavoro, l'ha trovato bizzarro e particolare. Non avrei mai pensato di arrivare così lontano se non avessi fatto il mio percorso artistico, anche se alcuni non credevano nelle mie capacità, ringrazio le persone che fino ad oggi mi hanno creduto: a mia madre che è sempre stata al mio fianco e mi ha sempre creduto, ad Enrico che è stato un secondo padre che mi ha aiutato a crescere, a Mattia De Luca un grande amico un giovane critico che ama l'arte. Ti auguro il meglio e ti auguro di realizzare i tuoi sogni, non dimenticherò mai e sarò sempre grata per l'aiuto e il supporto che mi hai dato. Grazie ad Art festival Show per l'opportunità anche se stiamo vivendo questa situazione covid. Possa essere un buon auspicio e un buon inizio. Grazie a tutti

Wild

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Dopo un lungo tempo sono riuscita a postare qualcosa. Ogni tanto mi immergo nella natura selvaggia insieme a questi meravigliosi animali. I lupi      Actung 2015, Crayons on paper,      35 x 50cm     Pack of wolves, 2015, Crayons on paper, 35 x 50 cm     Hunting, 2015, Crayons on paper, 35 x 50 cm

Pink Elephant

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Ti sei mai chiesto che significato hanno  gli elefanti rosa di Dumbo? Rappresentano uno stato d'animo che unisce gli esseri umani: la paura. Gli elefanti vengono introdotti nelle case, spaventando coloro che vivono lì. La casa come famiglia, gli elefanti rosa come problemi del mondo esterno che arrivano a turbare la vita, portando angoscia e paura dove prima si sentiva al sicuro, protetto. Penso che si adattino al 2020 con tutto quello che successo con il covid 19. Speriamo che questo 2021 ci porti ad una speranza di un anno sereno  Pink elephant  2020 Tecnica mista  su tela 150 x 100 cm

la dea celeste

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Un giorno, la Dea Celeste (chiamata anche Tennyo) volle scendere sulla Terra per fare un bagno. Lasciata la sua veste su un ramo di pino si allontanò ma, al suo ritorno, era sparita. La Dea era disperata, poichè quella veste – hagoromo – era un manto di piume che le permetteva di volare e tornare in cielo; così chiese ad un pescatore che si trovava lì vicino se per caso l’aveva vista. Egli rispose di no, anche se in realtà era stato proprio lui a rubarla e a nasconderla. La Dea, confinata sulla Terra, fu obbligata a sposare il pescatore. La Dea viene obbligata a mettere al mondo la prole del pescatore e, un giorno, ascoltando i suoi figli cantare, scopre che in quel motivetto è nascosta l’ubicazione della sua veste. Così si vendica sul pescatore, recupera la veste e torna in cielo. Tennyo  2020  acrylic on canvas  70 x 80 cm

L'embrione

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Opera selected at the FIBRENUS Prize "Carnello cArte a Arte" 2013 L'embrione 2013 Acquatinta, acquaforte e vernice molle 507 x 349 mm (forma sagomata) 70 x 50 cm passato ho letto le Metamorfosi di Ovidio una lettura molto interessante, a tutt'oggi guardo documentari sulle metamorfosi  delle specie. In questa opera racconta le metamorfosi dalla vita e della morte. La sagoma di questa lastra proviene dal rivestimento di una cassa dei morti. Vista in orizzontale rappresenta la morte come le lapide dei cimiteri e in verticale rappresenta la vita che fa ricordare la donna in incinta. L'embrione non è allo stadio finale ma nella metà fase, che dovrà decidere cosa diventare. Un essere umano? Un animale? Una nuovo essere? Un alieno? Nessuno lo sa, soltanto questo essere potrà decidere.

Il Grido del Mondo

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La Terra non rimpiangerà l’uomo, né l’Uomo la terra. Una coppia troppo litigiosa, che con le sue urla disturbava gli astri vicini. (Guido Ceronetti) Il grido. Sta all’inizio della vita dell’uomo sulla terra. Il grido di caccia, di guerra, d’amore, di terrore, di gioia, di dolore, di morte. Ma anche gli animali gridano; e per l’uomo primitivo grida anche il vento e la terra, la nube e il mare, l’albero, la pietra, il fiume. (Emanuele Severino) IL GRIDO DEL MONDO  2020 Tencica mista  120 x 40 cm

Biografia

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Federica Pagnan nasce a Castelfranco Veneto (TV) nel 1990. Fin da giovane, quando ancora frequentava le scuole dell’obbligo, ha avuto una particolare attrazione per il disegno e tutto ciò che concerne la rappresentazione figurativa. Attirata ed incuriosita dal mondo dell’arte decide di frequentare il Liceo Artistico a Treviso dove si diploma nel 2010. Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove scopre la sua dote innata per la Grafica d’Arte. Durante il percorso accademico realizza svariate incisioni, partecipando anche a diversi concorsi d’arte a livello nazionale ed internazionale, in alcuni dei quali riceve dei riconoscimenti. Nel febbraio 2014 si laurea in arti visive e discipline dello spettacolo con indirizzo Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. A tutt'oggi partecipa a mostre.  MOSTRE COLLETTIVE: 2018 DOLOMITICHE LEGGENDE MOSTRA CONTEMPORANEA          a cura di Mattia De Luca Museo Etnografico- Ceda Sa...